26 Mag

La debosciata vita di nostro cugino

Già avevamo avuto modo di accennare alla figura mitologica di nostra cugino, metà Costantino metà lettino solare, quando parlammo di lui in occasione di un passaggio che ci diede per l’aeroporto a noi e nostra sorella in partenza per Vienna. La breve digressione sul cugino fu l’espediente per evidenziare il contrasto dei caratteri fisici e psichici che spesso possono incorrere tra consanguinei. Quanto noi eravamo appanicate e strette alle bottigliette di acqua (neanche fossero borraccette di grappa del San Bernardo), quanto l’altro era gagliardo e strafottente con le sue infradito rosa shoking e la sua maglia attillata nella stessa tinta. Sono passati due anni e nostro cugino che abbiamo lasciato girovagare per il terminal B, non è cambiato una virgola anzi è oramai divenuto una chimera,  la trasfigurazione estrema di se stesso.

A nostro parere, senza timore di apparire esagerate,  nostro cugino può assurgere ad emblema e capro espiatorio di tutti i mali del Paese, la chiave di lettura delle peggiori vicende di questa triste fase storica: dalla monnezza, alla sterzata a destra, dai capelli asfaltati di Berlusconi ai programma di Maria De Filippi fino ad arrivare al buco nell’ozono.

Nostro cugino, infatti, riassume in sé i vizi che hanno portato a cotanto sfascio della società civile che si possono di seguito riportare: menefreghismo, culto della propria personalità, individualismo, negazione della realtà,  disprezzo per le regole e ridurre la vita ad un fotoromanzo. Con questo non vogliamo sostenere che nostro cugino sia una persona spregevole, fondamentalmente trattasi di un bamboccione, incapace di fare male ad una mosca, il tipo che si commuove davanti ad una Carrambata, ma proprio questo suo essere senza midollo lo identifica pedissequamente ai difetti italici sopra menzionati.

Dicevamo che è oramai la trasfigurazione di se stesso, è così bello (o almeno bello come la società di oggi può intendere la bellezza) da apparire un mostro: ostenta muscoli iperbolici e un’abbronzatura che neanche nell’Africa subsahariana si sognano, ha le ciglia così sfoltite da sembrare Marlin Dietrich, e i denti mostruosamente intonati al bianco intonso delle scarpe. Il suo colore preferito è il rosa che ostenta in magliette super aderenti con donnine tettutte che ammiccano, cinture che sembrano insegne di negozi e pantaloni con strass e borchie.

Il guaio di nostro cugino, cresciuto a riso con pollo e a Maria De Filippi, è che per lui la vita è tutta una "esterna". E’ pertanto un inguaribile romantico, incline alla lacrima e allo sms facile, si innamora perdutamente di una serie di sgallettate e sciaquette (definirle così è un eufemismo),  cloni di troniste e veline, il cui problema principale è quale decorazione farsi applicare sulla french manicure. Per giunta in questo mondo virtuale se le trova tutte sparse per il mondo, è inevitabile poi la cocente delusione quando le raggiunge nei paesi nativi, trovandole, quando va bene, in bella compagnia, quando va male con padri ergastolani, madri isteriche che lo maledicono fino alla settima generazione oppure beccandole in piena tresca con un loro cugino carnale (successo in Italia)…. insomma paesi che vai, costumi che trovi!.

Nostro cugino, spesso, ci invita a rifarci il naso e ad essere più appariscenti, probabilmente vorrebbe vederci andare in giro con il culo appizzato, arrampicate su décolleté blu cangiante con tacco vertiginoso, pantaloni bianchi aderenti e canotta strizza tette, e magari con un particolare che faccia tendenza, come farsi marcare a fuoco la sigla D&G sul sedere.

Se per noi nostro cugino è un alieno, altrettanto appariamo a lui strane e bislacche. Una volta quando si lamentava di non avere la gioia di assistere al matrimonio di nessuna delle cugine (e così, aggiungiamo noi, avere la scusa di svaligiare il negozio Cavalli per l’acquisto di un completo bianco da cerimonia, stile Uomo del Monte, con annessi stivaloni da cow boy), noi gli abbiamo risposto riportando fedelmente il pensiero del Lemure, basato sulla convinzione di risolvere la spiacevole faccenda matrimoniale con un permesso da lavoro che lo porterebbe ad impalmarci al Comune in una mezz’ora, per poi ritornare frettolosamente in ufficio alle sue mansioni quotidiane . Nostro cugino a sentire ciò, si è accasciato sul divano, iniziando a ridere istericamente e a farsi prendere dalle convulsioni, dicendo che certe cose lui non le aveva mai udite e che eravamo tutti da ricovero.

Per dire…che ogni cosa è relativa.

17 Risposte to “”

  1. cinas Maggio 26, 2008 a 8:04 am #

    sto lemure mi piace proprio.

    però sbaglia, deve fare come ho fatto io, per non fare la solita cosa, sono stae organizzate tre cene e un rinfresco. praticamente 4 matrimoni.

  2. ArditoEufemismo Maggio 26, 2008 a 8:25 am #

    Anche nel mio nucleo familiare esiste una figura simile a quella di tuo cugino. Il brutto è che tutte le donne della famiglia stravedono e sbavano per questo elemento e pendono dalle sue labbra, quando lui, uomo di mondo sentenzia sciocchezze e banalità… Sai però una cosa ? Leggendo il ritratto che hai fatto di tuo cugino ho provato molta simpatia per lui !

  3. Squiddino Maggio 26, 2008 a 8:27 am #

    Mio Cuggino mio cuggino, mi ha detto che una volta da bambino è morto… io lo dico a mio cuggino !

  4. ossimoro73 Maggio 26, 2008 a 8:52 am #

    cina: 4 cerimonie per festeggiare un unico matrimonio? complimenti! ma temo che se glielo proponessi mi si accascerebbe come il cugino;

    ardito: in effetti mio cugino è un bonaccione e mi fa pure tenerezza, però quando inizia a ragionare(!) lo prenderesti a martellate sui denti.

  5. 159centimetri Maggio 26, 2008 a 9:46 am #

    Pure io ho un cuggino simile. con tanto di anello di fidanzamento di una ragazza bellissima con cui ha una relazione da un milione di anni, forse da prima che nascesse, ora che ci penso! ma è tanto carino con lei!!!! 🙂

  6. gmai Maggio 26, 2008 a 9:57 am #

    bèh…meno male che cinas si è fermato ai 4 matrimoni (ricordando il quasi omonimo filmese!!!) 😉

    certo che il lemure ridurrebbe di molto i costi.
    praticamente potreste chiamare il prete (oddio! nonsiamai!) volevo dire il funzionario del comune e il resto degli invitati, direttamente davanti alla macchinetta distributrice del caffè e delle brioches in ufficio e sposarvi lì!…

  7. lise.charmel Maggio 26, 2008 a 10:11 am #

    questo post mi ha fatto un sacco ridere. ha anche un lato molto serio e sei bravissima a raccontare certi aspetti volendo pure drammatici, in maniera così giocosa.
    io pure se mi sposassi vorrei farlo in comune, però magari non con mezz’ora di pausa dall’ufficio…
    🙂

  8. ossimoro73 Maggio 26, 2008 a 10:41 am #

    159: magari l’anello di fidanzamento è in oro giallo con intarsi e capitelli? Pauraaa

    gmai: bellissima la scena davanti alla macchinetta! aggiungo io, che la cerimonia si svolgerà dentro la sala per fumatori dove il Lemure ama ricrearsi (io le sale per fumatori negli uffici non le ho mai viste ma le immagino dense di nebbia che per parlare con il tuo collega devi urlare con lo stesso tono che usano le popolazioni montanare per chiamarsi da una montagna all’altra);

    lise, ammettiamolo, il Lemure ti batte in cinismo :)))

  9. aleike Maggio 26, 2008 a 10:50 am #

    Quanti danni che fa una certa televisione, quanti!! Credo di aver capito il tipo, assolutamente non cattivo ma con un cervello pigro e inscatolato,senza voglia di approfondire;ormai non cambiera’ mai, bisogna solo augurargli una donna simile a lui e magari sperare in una non riproduzione….:o)

  10. 159centimetri Maggio 26, 2008 a 10:59 am #

    Ale: sei cattivissima!
    no, lo dico, perchè certi giorni vorrei essere proprio una donna Maria De Filippi addicted! 🙂
    tipo oggi, ad esempio.

  11. gmai Maggio 26, 2008 a 11:43 am #

    io per un periodo confesso che vedevo “c’è posta per te”.
    è stato davvero un periodo di intenso vuoto.
    e non lo dico per dire…ero proprio una sorta di automa che la sera usava trasmissioni trash per ripulire il cervello dal trash di una “vita da ufficio altamente intollerabile” (tipo: quelle dove tutti corrono anche se non ce n’è affatto bisogno, che cercano disperatamente idee geniaaaali, che devono ASSOLUTAMENTE sentirsi fighi, che hanno la necessità primaria di sparlare dei colleghi e di sbandierare che hanno appena comprato il libro del momento…che poi lo leggano è altra cosa…etc.)
    non so quale meccanismo ci fosse dietro a questa paralisi, dietro a
    questa sinapsi alterata.
    davvero.
    …ora cmq mi sono liberata di entrambe le cose!
    🙂

  12. ossimoro73 Maggio 26, 2008 a 12:34 PM #

    ale: si tratta proprio di quel genere. anch’io penso che sarebbe utile la non riproduzione ma poi mi chiedo uscirebbe meglio a me un figlio che si ritroverebbe una madre ansiosa, depressa e incline all’isterismo? io penso proprio di no, per contraddirmi diventerebbe come mio cugino oppure sarebbe un tapino fatto subito fuori dai suoi compagni di classe, non so delle due soluzione quale è la migliore;

    159: il paradosso è che la maria de filippi è la meno peggio in tutto quel carrozzone;

    gmai:che periodaccio che hai trascorso! però è vero che il brutto chiama il brutto!

  13. lise.charmel Maggio 26, 2008 a 1:53 PM #

    cara, hai ragione, devo fare qualcosa. chiedigli se tiene dei corsi! 🙂

  14. cantoediscanto Maggio 26, 2008 a 2:43 PM #

    che meravigliaaaaa! E che coincidenza: ho scritto poco fa alcune ‘caratteristiche-tamarre-chiave’ che ritrovo qui. In fondo, paese che vai, costumi uguali. 😀

    Ti sei dimenticata l’acconciatura con ciuffo finto-dimenticato su un lato della fronte e gellato (vado a naso – che secondo i canoni di tuo cugino dovrei sicuramente abbandonare in sala operatoria).

  15. ossimoro73 Maggio 26, 2008 a 3:38 PM #

    no lise tu stai bene così, è il Lemure che ha bisogno di un esorcismo!

    canto:è proprio così, i suoi capelli sono così induriti dal gel che se ti colpisse a mò di ariete ti trafiggerebbe un organo vitale.

  16. GinocchiaAPunta Maggio 27, 2008 a 8:49 am #

    cmq un cugino così deve avere minimo tre g. un vero cugggino. beata te.. 🙂

  17. ossimoro73 Maggio 27, 2008 a 9:34 am #

    gino: almeno non mi annoio!

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